Sono un vecchio albero alto e maestoso
Il cui tronco è rigido, troppo rigido e serio
La cui cima è flessibile e si dondola
E si lascia dondolare dai venti e dai tempi.
Forte e resistente ad ogni tipo di intemperie
Ferito e sanguinante dai troppi graffitti
Scolpiti sul suo corpo.
Domino tutte le scene della vita umana
Ma quello che più vedo è morte, desolazione,
e tranquillità.
Roma, 1981